da la Repubblica del 3 febbraio 1993
CHIETI, IN MANETTE MEZZA GIUNTA
di Claudio Gerino
CHIETI. Un colpo di spugna sulla Giunta Comunale, un monocolore DC, firmato procura della Repubblica: in poco meno di sei ore, quasi tutta l' amministrazione di Chieti è finita dietro le sbarre con l' accusa di concussione, abuso e falso ideologico in atti d' ufficio.
Un complesso scolastico elementare e materno nel rione Selvaiezzi, la cui costruzione, iniziata nel 1984, non s' è ancora conclusa, ma per il quale è già stato pagato il 98% dell' importo complessivo (un miliardo e seicento milioni di lire) ad un imprenditore, Nicola Serano che, messo sotto inchiesta dalla magistratura, ha vuotato il sacco su una "Tangentopoli" di provincia che nulla avrebbe da invidiare alle più note indagini del giudice milanese Antonio Di Pietro: è questa la "base" degli 11 ordini di custodia cautelare (= arresti, N.d.R.) firmati ieri mattina dal giudice per le indagini preliminari Alberto Iachini, su richiesta del sostituto procuratore Bruno Paolo Amicarelli.
Ma l' inchiesta "Mani pulite" chietina dovrebbe riservare, nelle prossime ore, ulteriori, clamorose sorprese, scoperchiando il "Vaso di Pandora" di dieci anni di appalti, opere pubbliche incompiute, tangenti "a go go" e amministrazioni locali più attente alle quote occulte di profitto che agli interessi degli elettori.
E i "signori 10%" scoperti dai giudici e dal capitano Domizi, comdandante della compagnia di Chieti, sembrano destinati a moltiplicarsi e a finire, in massa, nelle patrie galere. Ieri le manette sono scattate ai polsi di Armando Orsini, assessore ai Lavori pubblici, di Raoul Vaccaro (Pubblica istruzione), di Manlio Madrigale (Assistenza sociale), di Renato Zuccarini (Finanze) e di Walter Russo (Urbanistica), tutti dc, tutti vicini all' area di Nenna D' Antonio. In carcere è finito anche l' ex vicesindaco, Gaetano Cameli, un ex socialista passato nelle file della Democriazia cristiana. Latitante, invece, risulta essere l' ex assessore all' Urbanistica Vittorio Supino, noto penalista che, nell' ottobre scorso, uscì dalla giunta guidata dal più giovane sindaco d' Italia di un capoluogo di provincia, Andrea Buracchio, lamentandosi delle ingerenze della magistratura nella pubblica amministrazione. Nella rete dei giudici sono caduti anche quattro tecnici comunali: Peppino Grosso (ingegnere capo del Comune), Franco Pasquale (capo di gabinetto del sindaco), Gianfranco Mancini (geometra dei Lavori pubblici) e Luciano Iezzi (ufficio comunale dell' Economato).
Oggi tutti gli arrestati saranno interrogati dai giudici. Dalla bufera "tangentopoli" sono usciti indenni solo il sindaco, Andrea Buracchio, il vicesindaco, Tullio Sansonetti (assessore all' Ecologia) e due assessori, Giovanna Calignano (Igiene, sanità e affari del personale) e Domenico D' Alessio, (Sport e attività ricreative). Tutti vicini al senatore Gaspari. Si aspetta da un momento all'altro che Buracchio annunci le dimissioni.
Ma chi è il Mario Chiesa dell' inchiesta "Mani pulite" di Chieti? Nicola Serano è stato arrestato lo scorso mese dopo che il presidente del Collegio dei revisori dei conti, Giovanni Pace, aveva scoperto le irregolarità sui pagamenti relativi alla costruzione del complesso scolastico. Serano ha cominciato a parlare il 30 gennaio. Dieci ore di interrogatorio-fiume, tutto il sottobosco dell' assegnazione degli appalti, della scelta delle imprese, degli intrecci tra politica e affari, dei regali fatti agli amministratori, della vera e propria "Cupola" che, secondo lui, gestiva l' amministrazione locale chietina.
lunedì 15 marzo 2010
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