lunedì 15 marzo 2010

al meglio non c'è mai fine... 3



5 anni di fatti... 5 anni di lavori pubblici a Chieti

RIQUALIFICAZIONE ARCHITETTONICA ED AMBIENTALE DELLA VILLA COMUNALE
Dal 6 agosto 2009 la Villa Comunale è tornata ai cittadini dopo una riqualificazione architettonica e ambientale che la rende di nuovo punto di incontro e di benessere della città.
Si è infatti conclusa la prima parte dei lavori del più importante intervento di riqualificazione architettonica e ambientale sull’antico terreno di Villa Frigerj diventato Parco della città alla fine dell’800.
Il progetto, a cura dell’architetto Dario Di Luzio e dell’Ingegnere Angelo Di Monte è stato a lungo pensato, c’è stata un’accurata scelta dei materiali. Si sono ricercati (anche fisicamente) i pezzi perduti. La riqualificazione ha recuperato gli elementi che conservano la memoria storica ed in grado di trasmetterla alle generazioni future: il sistema dei laghetti con i ponticelli e la statua del Nettuno, le sedute in graniglia di cemento, il fontanino.
Sul laghetto più ampio è stata realizzata di una sequenza di tre larghi gradoni da dove assistere a piccoli spettacoli artistici sulla sponda opposta su apposita platea circondata dall’acqua ed opportunamente valorizzata da giochi di acqua e illuminazione. Il ponticello, l’affaccio balaustrato e la statua del Nettuno diventano le quinte di questo “teatro sull’acqua”.
L’antica fontana di ghisa, presente agli inizi del novecento in piazza Vittorio Emanuele II (i cui pezzi sono stati recuperati in diversi angoli della villa stessa) è stata in parte ricomposta e resa funzionale andando a costituire il fulcro della connessione del sistema dei laghetti con il viale. Il recupero dei ponticelli è stato differenziato: in modo filologico il più piccolo con la ricomposizione secondo le originali forme ancora riconoscibili e con l’utilizzo dello stesso materiale; con nuove balaustre in acciaio fitoformi il più grande. Restaurata la statua del Nettuno con il ripristino del gioco d’acqua dalla bocca del pesce, la pulitura della statua, la ricostruzione delle parti mancanti, l’illuminazione. Altro elemento che conferisce identità alla Villa Comunale sono le panche di graniglia di cemento.
La pavimentazione del viale IV novembre è caratterizzata da un ordito regolare di lastre di pietra sul quale è impostato un delicato ricamo cemento lavato fine con sviluppo lungo l’asse del viale stesso a sottolinearne la convergenza verso la fontana monumentale. Dal disegno elicoidale delle fasce partono i caratteri ereditari della cultura Teatina: i versi dei sonetti sei-settecenteschi incisi su lastre di ghisa ed inseriti sulle sottili fasce trasversali, scandiscono il cammino lungo il viale. La scrupolosa ricerca di testi che fossero rappresentativi dell’appartenenza e dei sentimenti del luogo ha portato a considerare il XV sonetto della Centuria di Federico Valignani (1729) e l’Invoglio Primo del De’ Furti Virtuosi Al Tempo di Giuseppe Toppi (1683).
Il verde: a superficie verde della Villa è aumentata di circa 470mq (+11%) e la sistemazione è stata eseguita dal Servizio Comunale che cura la realizzazione e manutenzione del Verde pubblico. Piante al alto fusto: pini, cipressi, querce, carpini, lecci, tigli. Arbusti: lauro italico, rosmarino, bosso, pitosporo, bambusa, agrifoglio, lentisco, mirto, cisto. Piante in vaso di edera elix, piante stagionali da fiori. Sono stati realizzati 400 mq di prato pronto e circa 300 di prato seminato. In totale 2.978 nuove piante ed essenze messe a dimora, circa 200 metri di impianto di irrigazione automatizzato, per una spesa totale di circa 48.000,00 euro.
La sicurezza: è stato installato e attivato un sistema di videosorveglianza.

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